Storie di margini e metropoli

I racconti di I Figli della Topa sembrano navigare tra le periferie emotive e fisiche delle città, descrivendo una realtà che è fatta di marginalità, fragilità e isolamento. Le ambientazioni, con i loro paesaggi urbani spogli e anonimi, sono la metafora perfetta per raccontare vite che si scontrano con la difficoltà di trovare un senso. Accordino costruisce un mondo dove il disincanto è palpabile, ma anche dove c'è sempre spazio per una speranza nascosta. Lo stile, che a tratti può sembrare difficile, è in realtà il cuore pulsante del libro, perché riesce a immergere il lettore in un'esperienza che è tanto mentale quanto sensoriale.
Michele B.