Inutile dire che l'antieuropeismo è una forma di autolesionismo politico. Ma quello che davvero è incredibile è come una parte della popolazione possa essere tanto cieca da sostenere, addirittura idolatrare personaggi come Trump e Putin. Trump, il simbolo del narcisismo economico e della supremazia americana, ha costruito il suo impero sullo sfruttamento degli altri. Putin, il burattinaio di un regime autoritario, ha creato un sistema di corruzione che divora le risorse di un intero paese. Questi sono i modelli che dovremmo seguire?
La domanda è questa: perché, mentre l'Europa lotta per la pace e la giustizia, qualcuno decide di inneggiare a chi sostiene regimi autoritari, guerriglieri della guerra fredda, e modelli economici che ci hanno già portato al fallimento nel passato? Il loro non è un messaggio di progresso, ma di divisione e conflitto. Chi esalta Trump o Putin non ha capito che questi personaggi non sono altro che epigoni di una storia già fallita.
E chi li esalta non capisce che essere antieuropeisti è una forma di ignoranza che ci espone al rischio di perdere tutto. Essere contro l'Europa significa rinunciare al nostro futuro, al nostro benessere, alle nostre libertà. Le persone che inneggiano a questi leader non solo ignorano la storia, ma sono anche ignare delle sfide globali che l'Europa sta cercando di affrontare con coraggio, come il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali e le crisi politiche.
A questo punto, la domanda è: perché dobbiamo sostenere l'Europa? Perché è l'unico spazio dove possiamo ancora difendere i diritti dei cittadini e costruire un futuro comune. Sostenere l'Europa significa non solo combattere i dazi o resistere all'imperialismo commerciale degli Stati Uniti, ma significa anche difendere i diritti sociali e proseguire il nostro progetto di solidarietà, che è l'opposto di una visione autoritaria, capitalista e nazionalista. È l'unico modo per contrastare la deriva populista e la disintegrazione sociale.
Non è più tempo di compromessi con chi cerca di demolire il nostro futuro. È ora di scegliere da che parte stare: dalla parte dei popoli o dalla parte dei potenti. Essere europeisti significa essere dalla parte della pace, della giustizia, e di una cultura che non vuole tornare indietro. Se non lo capiamo, è colpa nostra.
Ora, parliamo di azioni concrete. Come cittadini europei, siamo spesso spettatori impotenti di un sistema che ci sfrutta, ma abbiamo potere. Ecco 5 strategie che possiamo adottare immediatamente per indebolire il sistema capitalistico che alimenta i colossi americani e promuovere l'economia e la cultura europea:
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Boicottaggio Strategico delle Multinazionali
Non è solo una questione di comprare o non comprare. È una questione di rifiutare di finanziare le macchine imperialiste. Amazon, Apple, Google, Facebook, Netflix, Spotify e tutte le grandi multinazionali americane sono i principali alimentatori del sistema capitalistico che ci sfrutta. Investire nelle alternative europee è un atto di resistenza consapevole. Per ogni prodotto o servizio che acquistiamo da loro, stiamo finanziando guerre economiche, sfruttamento della manodopera e precarietà.
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Investire nelle Piattaforme Locali
Il nostro denaro deve rimanere in Europa. Sosteniamo piattaforme di streaming come Rakuten TV, Deezer per la musica, e BookRepublic per i libri digitali. Non è una questione di "non mi piace" ma di sostenere chi investe nella cultura locale e nell'innovazione europea.
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Sostenere l'Agricoltura e l'Industria Locale
Una delle risposte più efficaci al capitalismo che domina la nostra economia è quello di consumare locale. Ogni volta che acquistiamo prodotti che arrivano da lontano, stiamo non solo danneggiando l'ambiente, ma anche finanziando un sistema che ci sfrutta. Andiamo dai produttori locali o scegliamo alimentari europei certificati che non dipendono dalle multinazionali.
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Avere una Mentalità di Lunga Durata e Sostenibilità
Invece di cedere alla tentazione di acquisti facili e veloci, puntiamo su prodotti duraturi e di qualità che non sono legati ai cicli di consumismo imposti dalle multinazionali. Investire in beni durevoli significa non solo fare scelte ecologiche, ma rifiutare il sistema che ci fa consumare e gettare.
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Educare e Sensibilizzare
Infine, non dimentichiamo che il vero potere risiede nell'informazione. Sensibilizzare le persone sulla realtà del capitalismo globalizzato e sugli effetti devastanti delle politiche economiche imperialiste è un passo fondamentale. Ognuno di noi ha il dovere di spiegare che sostenere il sistema delle grandi multinazionali non significa solo rinunciare alla cultura locale, ma significa alimentare una cultura di sfruttamento e disuguaglianza. Educare è il primo passo per creare una società consapevole e indipendente.
La prossima volta che qualcuno ti dirà che l'Europa è una burocrazia inutile, ricordagli che senza l'Europa il nostro futuro sarebbe molto più incerto e pericoloso. Perché mentre il mondo è impegnato a sbranarsi, noi possiamo costruire insieme qualcosa di migliore. E se non lo facciamo, non possiamo nemmeno lamentarci quando la nostra libertà, le nostre risorse, e il nostro futuro saranno definitivamente venduti a qualcun altro.