La scienza ci salverà (se glielo permettiamo)

03.03.2020

Se c'è una cosa che il Covid19 sembra stia facendo di buono è di riaffermare nell'opinione pubblica che la scienza è l'unica via da seguire e che i medici non sono nostri nemici ma alleati contro le malattie. Sembra banale nel 2020 dover ribadire questo concetto, ma anni di complottismo e libertinaggio di parola hanno allontanato molti dalla via, con la conseguenza di farci diventare boccaloni.

In questi ultimi due anni il messaggio trasversale a molti dei miei blog è stato un concetto divenuto fondamentale per me: non ci si improvvisa in niente, si studia, ci si applica, si impara. Ho recuperato la visione di fiducia nel metodo scientifico, nella scienza e nella professionalità dopo aver assorbito per anni messaggi distorti che andavano in direzione contraria: i medici vogliono farci ammalare, i professionisti sono soprappagati, tutti possono fare tutto. Ho compreso non senza sforzo, che questi concetti sono una delle basi della rovina della nostra società.

Questo piccolo blog, nato come punto di incontro con i miei quarantacinque lettori, si è fortunatamente allargato ad altre persone. Voglio sperare che anche voi che mi state leggendo siate della mia stessa idea: solo la scienza ci salverà. A patto che glielo permettiamo. E possiamo permetterglielo solo se ascoltiamo quel che da dire hanno gli scienziati e i  professionisti   circa ciò che ci circonda e su come funzionano le cose. Certo, cambiare modo di fare e di vedere il mondo non è né facile né indolore, ma vi assicuro che ne vale la pena.

Piccola parentesi per i meno attenti. La definizione di metodo scientifico, cioè la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esso consiste da una parte nella raccolta di dati empirici sotto la guida di ipotesi e teorie da vagliare. Dall'altra un'analisi rigorosa, logico - razionale e, dove possibile, matematica di questi dati. In parole povere, nel mondo scientifico ogni teoria deve essere supportata da fatti e da studi statistici fatti su larga scala, comprovati e testati. Le persone come me e come i più, senza una preparazione vera e chiara, senza studi specifici ne competenze approfondite in anni di studio, non possono fare altro che affidarsi a ciò che la scienza, impersonata dagli scienziati qualificati, ci dice.

Siamo da anni bombardati da film e telefilm catastrofici, dove caterve di scienziati pazzi e solitari trovano una cura favolosa per il cancro e nessuno se li caga; peggio ancora, film complottarti in cui persone qualunque trovano soluzioni sfuggite ai più grandi geni del mondo (osteggiati da tutti, e come ti sbagli). Questo, unita ad una eccessiva campagna positivista del "se vuoi, puoi" e una visione distorta di rituali antichi e New Age, hanno fatto sì che le persone si allontanassero dalla scienza, dal metodo scientifico e in definitiva dal buon senso. Per sfociare nelle più disparate teorie  complottiste, dai terrapiattisti ai No Vax, passando da una infinita sfilza di idee pericolose, folli, contraddittorie e non suffragate da alcuna prova. Minchiate insomma, senza ne capo né coda ma che raccolgono decine di centinaia di persone, che abdicano al proprio senso critico per abbracciarle... Teorie che si smontano con la semplice logica. Per esempio, per tenere segreto il fatto che le Missioni Apollo non sono altro che una messa in scena (come sostengono i terrapiattisti), la NASA quante migliaia di persone avrebbe dovuto corrompere? Davvero credono che sia così facile nel mondo globalizzato di oggi tenere un segreto di tali portata? e soprattutto, davvero credete che qualcuno, i poteri forti, i Bilderberg, le caste siano li seduti sul mondo a comandarci?

Massimo Polidoro, giornalista, scrittore e divulgatore scientifico oltre che segretario nazionale del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) in un suo interessante video sui terrapiattisti pubblicato recentemente sul suo canale YouTube (che vi consiglio di seguire), sostiene che il fiorire delle teorie complottistiche sia dovuto alla mancanza di comprensione della scienza da parte dei singoli, che cercando di riportare su un piano più semplice e a loro comprensibile i fenomeni che ritengono inspiegabili o che non riescono a comprendere in pieno. Io aggiungerei che è più facile gettare sugli altri le colpe del disastro che vediamo intorno a noi piuttosto che renderci conto che non solo facciamo parte del sistema ma che volendo potremmo cambiarlo in men che non si dica. Per esempio, come ho già detto in diversi post basta poco per impattare meno su nostro ambiente e ci conviene farlo al più presto. Invece molti di noi si cullano aspettando che siano gli altri a fare qualcosa oppure dicendo che è tutto inutile e continuando a vivere come se nulla fosse.

Smontare i complotti non vuol dire che non ci siano forti gruppi di interesse che influenzano i governi mondiali o che l'economia globale non sia una mastodontica macchina che distrugge il pianeta. Ma questo non perché qualcuno un giorno ha deciso di asservire il mondo al proprio volere, ma per una normale conseguenza di ciò che è stato il nostro sviluppo culturale. Non esistono poteri forti organizzati né gruppi al comando, esiste solo una economia basata sul profitto e sull'egoistico raggiungimento della realizzazione personale a tutti i costi; un sistema che si autoalimenta dei nostri falsi bisogni indotti, della nostra infelicità, del nostro desiderio di potere e ricchezza, fagocitando tutti e distruggendo pianeta e umanità. Esiste il nostro disperato bisogno di credere che ci sia qualcuno o qualcosa che ci domina e ci osservi r asserva. Prima era l´ idea di un dio vendicativo e crudele, che diffondeva random pestilenze e malattie noncurante di colpire nel mucchio anche i proprio fedeli. Un dio padre padrone che dettava le regole della società e ne determinava la vita o la morte. Ora questa idea di dio è stata trasformata in complotti, in gruppi di potere, in alieni che ci controllano, nei "poteri forti". Ma la verità è che la fuori non c'è nessuno che ci manovra, almeno non come intendiamo noi. Se un dio c'è non è così meschino come ce lo siamo immaginato negli ultimi diecimila anni. Ma è sicuramente più facile cedere alla tentazione del complotto o del deismo piuttosto che ammettere l'unica verità possibile: siamo noi con le nostre scelte di tutti i giorni a far si che quel che di brutto vediamo nel mondo si reiteri. E non parlo solo della frase ormai trita e ritrita "ognuno è artefice del proprio destino". Parlo anche a livello sociale, economico, professionale, culturale.

Ed ecco che la scienza può venirci in soccorso. Basta semplicemente vedere le prove empiriche dei cambiamenti climatici che i ricercatori seri ci mostrano con studi e dati. Basta recuperare la semplice idea che se nel mondo scientifico 8 scienziati su 10 hanno le prove che il cambiamento climatico dipende dalle attività umane, bene questa è la verità. Soprattutto bisogna prendere atto che la scienza ci ha portato a questo punto ma può anche portarci oltre, se sosteniamo i vari progetti di sostenibilità, di impatto zero, di riciclo delle materie prime e di recupero della natura che sono messi in atto in tutto il mondo, studiati e progettati di scienziati che hanno non solo la salvaguardia del pianeta ma, soprattutto, il progresso della nostra civiltà su questo pianeta. La scienza può salvarci dalla rovina se impariamo a ragionare secondo i dettami semplici ed invariabili del metodo scientifico fatto di teorie, esperimenti e prove che le confutano. Recuperiamo il senso critico, chiediamoci se ciò che vediamo, leggiamo, sentiamo è supportato da dati e chiediamoci sempre quali sono le fonti di una notizia senza precipitarci a condividerla. Permettiamo alla scienza di salvarci.

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