39. Chi odia papa Francesco? 

23.04.2020

Giorni strani quelli che viviamo, divisi e rinchiusi nelle nostre gabbie aspettando di capire, di sapere cosa ne sarà di noi e del nostro futuro. Siamo tutti preoccupati, sommersi da notizie contrastanti e da un odio che sembra allargarsi ogni giorno di piú, facilitato dalle nostre paure piú grandi e dal timore di una debacle totale della nostra civiltà. Sono giorno in cui sembra che il mondo si stia rovesciando portandoci il conto di una vita vissuta al di sopra delle nostre possibilità.

In questo mondo rovesciato vediamo di tutto: politici pluri sposati inneggiare al valore della famiglia, altri mai sposati dichiararsi cristiani, altri ancora che ricevono soldi da burocrati di nazioni estere dare del traditore a chi invece cerca semplicemente di stare alle regole comuni. Ma tutto mi sarei mai aspettato di vedere tranne l'odio dei cristiani cattolici verso quello che dovrebbe essere il loro capo, il Papa. E di colpo tra epidemie, due papi e il tintinnio di catene ai polsi degli omosessuali (senza parlare delle altre minoranze e dei poveretti lasciato morire in mare), senti subito aria di Medioevo.

Mi è stato detto piú e piú volte di attaccare il Papa, di averlo offeso, di aver denigrato la fede di molti. Ma la realtà è che sono proprio certi cristiani a odiare Papa Francesco che, al di la delle sue ingerenze nella vita di uno Stato teoricamente Laico come quello Italiano, credo che sia una brava persona, nonostante sia un prete. Ma credo che la campagna mediatica denigratoria introdotta dai suoi nemici (tutti interni alle istituzioni vaticane e para cristiane) sia non solo esecrabile ma soprattutto pericolosa per tutta la civiltà occidentale.

Report ha spiegato in un servizio di quasi due ore quali siano i legami tra la destra estremista neofascista e i gruppi di ultra cattolici, uniti in una sinergia per portare le masse dalla propria parte e difendere i sacri valori della famiglia e della morale cristiana, da imporre ovviamente con la forza a tutti coloro che non sono d'accordo con quella morale, fossero anche cristiani. E tra gli obiettivi di questi simpatici signori, Papa Bergoglio è il primo, colpevole di voler svecchiare la chiesa e renderla piú tollerante, aperta verso il mondo e soprattutto realmente pacifista ed accogliente. Questo ovviamente a chi crede che dio abbia distrutto una intera città compresi di bambini e animali perché tutti erano omosessuali, è qualcosa di intollerabile. Loro sono i custodi della vera fede, loro devono vincere su tutti, non importa come, chi non crede deve essere distrutto.

Il servizio di Report sconvolge chi non aveva capito quanto è virulento e violento l'odio verso il Papa, catalizzato in Italia, manco a dirlo, da Matteo Salvini: fin dall'elezione di Francesco il Capitano si è fatto ritrarre con una maglietta con scritto "Io sto con Benedetto", dettando chiaramente la linea ai suoi. Fin dall'elezione a pontefice come Papa Francesco, questi è stato fatto oggetto dell'odio più acceso e astioso da parte dei più tradizionalisti all'interno della curia e dei commentatori cattolici esterni più o meno qualificati, meno o più ammanigliati coi primi. Francesco ha dovuto fronteggiare critiche accesissime al suo indirizzo pastorale, dai celebri 'dubia' dei cardinali conservatori sino alle più recenti accuse di eresia, il tutto di certo fomentato dalla sua continua, inesausta innovazione dottrinale, che lo ha portato allo scontro frontale con la curia conservatrice, mai così ostile a un pontefice, leader infallibile e indiscusso della Chiesa, eppur discusso e da far fallire, ad ogni costo, anche il più estremo.

Come si evince dal servizio di Report, la fronda all'interno del mondo cattolico è ampia e ben finanziata: web tv, giornali, Fake news, tutto è studiato ad arte da chi vuole a tutti i costi screditare il Papa e dipingerlo come un anticristo. Ma se guardiamo bene dietro a questi attacchi c'è ben altro, c'è 'il tentativo di abbattere una persona che si erge contro le ideologie che si stanno affermando negli ultimi decenni. Papa Bergoglio infatti non manca mai di porre l'accento su quel che lui pensa essere uno dei tratti fondamentali dell'ideologia sovranista: l'egoismo. Il suo giudizio è netto: "I populisti sono uomini e donne che pensano solo a sé stessi - non agli altri, che abbandonano alla miseria, uccidono o lasciano morire - e alimentano il culto di sé, credendosi Dio". Ogni movimento populista - com'è noto - basa la sua azione sulla retorica di un leader, che Francesco chiama "grande sacerdote" o "portavoce". E fa due nomi: Hitler e Napoleone. E questo certo a personaggi come Salvini o Trump sicuramente non fa piacere, visto che in Italia e USA la componente cattolica della popolazione è maggioritaria. Ed è ben spiegato nell'inchiesta di Report come da quando Trump è diventato presidente, gli attacchi rivolti al papa (e i miliardi investiti) sono aumentati esponenzialmente. D'altronde Trump stesso non ha fatto segreto di mal tollerare le parole del Papa, mettendolo in guardia sulla minaccia di essere facili bersagli dei terroristi.

Ma dietro questi attacchi potrebbe esserci moto altro. Oltre ad essere un personaggio politicamente scomodo, papa Bergoglio lo è anche dl punto di vista economico della chiesa. Il suo voler fare chiarezza su alcune questioni interne allo IOR o alla gestione dei fondi o ancora la sua continua richiesta e proposta di una chiesa sobria e al servizio degli ultimi fanno sì che nascano e si diffondano malumori in quella parte dal chiesa dove il potere e i soldi hanno una corsia preferenziale. E cosí uomini potenti come il cardinale Raymond Leo Burke, seguito da milioni di cattolici in tutto il mondo perché è considerato un porporato difensore senza paura della tradizione bimillenaria della Chiesa Cattolica, si pongono in posizioni di antagonismo nei confronti del pontefice, pur mantenendo una apparente obbedienza. «Lo IOR non può avere come primo principio operativo quello del massimo guadagno possibile, bensì quelli compatibili con le norme di moralità, di coerente efficienza e di prassi che rispettino la specificità della sua natura e dell'esemplarità dovuta nel suo operare», aveva sottolineato il Papa riguardo la responsabilità che l'Istituto ha nell'amministrare le proprie risorse finanziarie e quelle ad esso affidate, «nel rispetto della dimensione etica dei propri investimenti ispirati alla fede cattolica e coerenti con la propria missione» ha tuonato il Papa nel discorso ai membri del Consiglio di Sovrintendenza del 24 novembre 2015. E gli scandali immobiliari e finanziari non si sono certo sprecati in questi anni, scandali su cui il pontefice ha sempre spinto affinché si facesse chiarezza. Cosa certo non gradita dai porporati vaticani.

Le posizioni del Papa, che ricordiamolo rappresenta un popolo che nel mondo raggiunge il 17% della popolazione mondiale con punte fino al 90% in Paesi come la Polonia, vanno a cozzare con i movimenti sovranisti, che da tempo hanno stretto forti alleanze con i gruppi ultracattolici. Parlare di ambientalismo, condannare le morti in mare, essere tollerante con omossessuali e divorziati, parlare di pace e unione con le altre religioni, tutto questo toglie terreno ai sovranismo. Cosí, dall'arcivescovo Carlo Viganò all'ex guru di Donald Trump, Steve Bannon, passando per Forza Nuova e la Lega di Matteo Salvini, il fronte anti-Bergoglio si nutre del sentimento anti-immigrazione e dell'opposizione all'Islam.

Per quanto ancora Papa Francesco potrà resistere? Speriamo a lungo: l'insediamento sul soglio di Pietro di un nuovo papa che appoggi le posizioni sovraniste, potrebbe aggravare ancora di piú la situazione globale già tesissima.