Salvini e ovunque, tranne che
dove dovrebbe stare. Repubblica in un'inchiesta del 14 maggio scorso ha stimato
che nei primi quattro mesi dell'anno in ufficio non c'è andato quasi mai. Avrebbe
infatti totalizzato dai 12 ai 17 giorni di lavoro, con un totale di 95 assenze,
utilizzate in genere per fare comizi. Ma se il Ministro é sempre in giro, chi è
davvero a capo del Viminale? E soprattutto, è un problema? Matteo Piantedosi,
capo di gabinetto di Salvini, ha risposto che il Ministero semplicemente non
funziona, visto che solo il Ministro puó firmare decreti urgenti come l'autorizzazione
a intercettazione preventive in casi gravi (come per esempio per mafia o
terrorismo); inoltre, dovendosi continuamente coordinare con i suoi sottoposti
e con i vertici servizi segreti tramite le linee telefoniche criptate, la sua
assenza è un problema sostanziale, non solo di immagine. Questi sono aspetti
importanti e fondamentali che solitamente non arrivano al grande pubblico,
intento a ragionare più su problemi di pancia, immediati che sulla gestione
della macchina complessa dello stato. nonostante tutto, nonostante la
martellante pubblicità fatta sulla persona di Salvini, nonostante le continue
polemiche e l'immobilismo in cui il paese è costretto da un anno e mezzo, la
realtà dei fatti è che comunque la Lega non è il primo partito del Paese,
nonostante tutta la macchina del consenso si affanni a far credere il
contrario.
E infatti le proteste continuano
a montare. E con esso anche episodi strani, come la repressione del dissenso,
le piazze chiuse ai manifestanti, gli striscioni rimossi dalla Polizia o dai Vigili
del fuoco su ordine dalla questura di turno o la richiesta di documenti a chi protesta
pacificamente ai comizi. Non è tanto il fatto in sé, sono cose che cadevano
anche i tempi di Renzi, ma il fatto è che stanno diventando episodi sempre più
comuni. La strategia e quella di far
sparire il dissenso, minimizzando quando questo riesce a passare le maglie dando
del drogato e disagiati o appartenenti ai centri sociali a coloro che
manifestano contro il Ministro. E lanciare insulti e gli oppositori, con i toni
tipici dei populisti violenti e senza alcun rispetto dell'avversario. Ma in
fondo Salvini e il suo Team non hanno rispetto neanche di chi li sostiene. Ecco
quindi il quadro della situazione: la popolarità di Salvini sale alle stelle
poggiando su contenuti inesistente mentre tutti i suoi antagonisti vengono aggrediti
e messi a tacere dalle sue scimmie urlanti altresì noti come fan. Ogni giorno
una nuova polemica e lui che resta ancorato alla top tendenza degli argomenti
su internet. Anche la Rai decide "stranamente" a ridosso delle elezioni europee
di sospendere tre puntate del programma di Fabio Fazio e ci sono voci sulla
possibile chiusura di Report, mentre il benaltrismo impazza. Tutti si agitano a
livello politico per le imminenti elezioni (che purtroppo interessano più e
politici che ai cittadini, come sempre), mentre la macchina del consenso del Ministro
fannullone macina risultati.