L'arte del non detto: un libro che parla tra le righe

I Figli della Topa è un libro che va letto con attenzione, perché spesso ciò che è più importante non è scritto esplicitamente, ma nascosto tra le righe. L'autore ha un talento particolare nel far emergere emozioni forti senza mai forzare la mano. Le ambientazioni, pur essendo desolate e senza tempo, si caricano di significati. Il paesaggio urbano è come una tela bianca su cui i protagonisti dipingono il loro dolore, la loro solitudine e anche i piccoli sprazzi di speranza. La scrittura, sebbene complessa e talvolta criptica, riesce a evocare immagini potenti, che ti rimangono dentro molto dopo aver chiuso il libro. È una lettura che non si dimentica facilmente.
Giulia L.