Io non ho scelto di fare parte della chiesa cattolica, lo
hanno scelto per me i miei genitori quando io ero incapace di farlo. Ho seguito
gli insegnamenti della Chiesa Cattolica, sono cresciuto in una comunità
cristiana, ho servito messa fino a 15 anni, ho un grande rispetto per molti
preti di frontiera, persone che conosco da una vita e che mi hanno dimostrato
che cos'è veramente il rispetto. Persone a cui voglio anche bene e che forse ne
vogliono a me. Ma non mi sento di poter continuare a fare parte di questa
comunità, che nonostante le molte positività e nonostante raccolga al suo
interno molte persone meritevole di rispetto e di fiducia, è capeggiata da una
massa di farabutti, che punta soltanto e unicamente al potere, all'egemonia
sulle masse, a instillare paura odio e divisione, a mettere fratelli contro
sorelle, genitori contro figli, in una guerra infinita di cui gli unici
vincitori saranno loro. Io non posso continuare ad essere complice dei vostri
atteggiamenti sbagliati, della vostra deriva teocratica, che sta cercando di
riportare l'Italia nell'abisso del medioevo, di distruggere tutte le conquiste
sociali che abbiamo fatto fino adesso prima fra tutte quella della dignità
della scelta e della propria autodeterminazione. Voi volete riportarci indietro
come è successo già in altre nazioni, in tempi differenti. Basta guardare all´Afganistan
adesso e cos'era negli anni Settanta prima che i talebani prendessero il potere,
riducendo le donne in schiavitù e gli uomini ad essere dei rozzi e incivili
estremisti. Guardate all'Iran, che prima della rivoluzione di Khomeini era una
delle speranze democratiche del Medioriente. Guardate alla Turchia che prima
dell'ascesa al potere del dittatore Erdogan era una delle democrazie islamiche
più vicine all'Europa. Adesso è impossibile anche semplicemente immaginare di
poter essere diversi.
Mi dispiace per tutte quelle persone che forse non
comprenderanno il gesto dello sbattezzo, che penseranno che la mia sia soltanto
una presa di posizione inutile, dettata dall'emotività. Per me non è così, io
non posso stare con chi difende chi vorrebbe vedermi morto! io non posso stare
nella stessa casa di chi vorrebbe che io non esistessi! io non posso continuare
ad accettare di essere accomunato a determinati elementi che si permettono di
desiderare la negazione dei diritti alle donne, prima fra tutte quella dell'autodeterminazione.
Io non accetto il vostro modello ideale di società, dove la
donna è relegata alle faccende domestiche, semplice fattrice dei vostri figli (sperando
che siano maschi). Una società dove due persone devono stare per sempre insieme
anche se si odiano, anche se vorrebbero uccidersi, "per il bene dei figli" e
subire violenze e rivendicazioni. Una società dove l'aborto è illegale, ma non
per questo cancellato o annullato. Non dimentichiamo che prima della legge 194,
l'aborto veniva comunque praticato, spesso in strutture fatiscenti, in modo
illegale, senza alcun controllo, e con il rischio enorme per la donna di
morire. Volete che la gente non divorzi? Insegnategli cosa sia veramente l'amore.
Volete che le ragazze e le donne non abortiscano? Bene, permettete l'insegnamento
dell'educazione sessuale nelle scuole e l'uso del preservativo.
Ma voi questo lo osteggiate e sapete perché? Perché temete
come la peste che la gente diventi consapevole di poter gestire la propria vita
senza il vostro aiuto. Il vostro inferno è la consapevolezza delle masse. Avete
paura che le persone prendono coscienza di essere delle marionette nelle vostre
mani e si ribellino. In fondo è quello che succede ogni volta che si prende
coscienza dell'enorme differenza che c'è tra quello che vuoi predicate e quello
che realmente c'è scritto nella Bibbia; quando si insinua nella coscienza di
una persona qualunque che forse la storia che ci raccontate non è esattamente
quella.