Andrea Camilleri e l’odio che non conosce ragione

25.01.2019

"Non in nome mio. Questa è un'ossessione, rendetevene conto. Io mi rifiuto di essere un cittadino italiano complice di questa nazista volgarità". Cosí Andrea Camilleri, scrittore di fama internazionale., regista e giornalista siciliano, in un video a Fanpage.it ha commentato lo sgombero di piú di 500 immigrati regolari a Castelnuovo di Porto (RM). 

Il video ha suscitato molte reazioni scomposte e troglodite, ed è stato come sempre questo a colpirmi di piú. Come Roberto Saviano, Claudio Baglioni, Fabio Fazio, Nino d'Angelo e tutti gli altri artisti che si sono schierati contro il decreto "Sicurezza" di Salvini, cosí anche il grande scrittore siciliano è diventato bersaglio di insulti che vanno dal buonista al venduto. Sembrava di leggere i commenti di Napalm51, con la differenza che questi erano veri, non il parto del delirio comico di Crozza. E tutto per aver preso una posizione chiara e netta contro lo scempio in atto contro coloro che non possono difendersi.

Per di piú, come fa notare lo stesso Camilleri, in questo caso non si parla di clandestini ma di immigrati regolari, integrati nel tessuto sociale, che lavoravano, pagavano le tasse e studiavano in Italia e che, da un giorno all'altro, si sono visti privare di tutto, senza pietà. Ai bambini per esempio, non è stato permesso di salutare i propri compagni di classe, mentre ai loro Presidi non veniva data alcuna indicazione della loro destinazione futura. Non so voi, ma quando ho letto questa notizia ho sentito un brivido corrermi su per la schiena.

Ovviamente a Capitan Findus questa integrazione andava stretta: che te ne fai di 500 persone perfettamente integrate? Meglio sbatterle in strada senza nulla, spingerle a delinquere per sopravvivere e poi accusarle di essere la causa di ogni male. Certo, promette a mari e monti che farà rimpatriare i clandestini. Peccato che ciò sia oltre che impossibile per mancanza di accordi internazionali con i Paesi di origine, anche poco economico (costo stimato 4000€ a persona). Quindi né integrati né rimandati a casa, diventano un facile obiettivo per la campagna d'odio dei fascio leghisti, in cerca di consensi e di facili capri espiatori. D'altronde cosa aspettarsi dal segretario di un partito che ha rubato 49 milioni di euro, in cui alcuni dirigenti (tra cui il capogruppo al Senato) sono stati condannati per le spese pazze della regione Lombardia, dove si sodalizza con Ultras vilenti e fascisti - camorristi, le parole integrazione e onestà stonano come una cravatta gialla su un vestito marrone.

Ma di tutto questi gli italioti che ne sanno? Un bel niente se si leggono i commenti al video di Fanpage.it, dove si invita Camilleri a "prendersi gli immigrati a casa sua", dove viene esortato a "fare il suo lavoro" (come se essere scrittore non volesse dire fotografare la realtà e denunciarla), fino ad arrivare al vasto e sempre fertile campionario di benaltrismo: "e allora il PD?", "e le toghe rosse?", "e le ONG cattive?", "e i taxi del mare"... fino ad arrivare all´immancabile "è finita la pacchia!".

Già, è finita la pacchia. Adesso con il 20% di risparmio sul totale dei soldi che non daremo piú ai centri come quello di Castelnuovo di Porto (perché é bene ricordarlo, l´80% viene finanziato dalla UE), ricaveremo le risorse necessarie per ricostruire le zone terremotate, le strade, i ponti, le scuole. Magicamente si troverà lavoro, si avranno piú risorse, si vivrà meglio. Perché il problema sono gli immigrati, come dice Capitano Nemo de noartri e sbaglia Camilleri, sbaglia Saviano, sbagliamo tutti: questa invasione che toglie risorse e incentiva la delinquenza va fermata. Peccato che, dati del Viminale (del ministero di Salvein quindi), i crimini sono scesi e per di piú la maggior parte sono commessi da italiani. Ma forse sbagliamo noi a pensare che in realtà i problemi siano altri, che siano la corruzione, il malaffare, la connivenza con la Mafia (di cui questo governo sembra aver perso la cognizione: forse è stata abolita?).

Ma sì, forse ha ragione Capitan Felpa. E da domani, magicamente, Amatrice sarà come nuova. Le case ai Catanesi colpiti dai terremoti di dicembre saranno ricostruite e gli Aquilani torneranno a vivere nel loro centro storico. Le scuole non crolleranno in testa ai bambini, la mala sanità sarà debellata, riusciremo perfino a ricostruire il ponte Morandi e quello sullo Stretto. E tutto per opera di Mago Salvini. Puff.

Aimè, cari beoti italiani, sono lontani i tempi in cui il vostro capitano andava in giro cambiando felpa piú velocemente di Arturo Brachetti, in cui girava per l'Aquila chiedendosi dove fosse il Governo (2016) indossandone una in ogni città, promettendo cambiamenti e una vita migliore. E come non dimenticare la splendida performance da Bruno Vespa in cui prometteva il taglio delle accise sulla benzina.

E mentre voi odiate e ingrassate la lista dei suoi sostenitori, mentre sputate bile su tutti, dai migranti a chi non la pensa come voi, lui intanto non sta facendo nulla per cambiare le leggi importanti di questo martoriato Paese che è l'Italia. Lo ha dimostrato con l'ultima finanziaria: detassa i tartufi ma lascia invariate le accise sugli assorbenti. Anzi, continua a diffondere odio, rispondendo ai contestatori "prendete un barcone e andatevene" oppure "Quattro sfigati figli di papà. Pane e nutella per tutti", violando la legge indossando divise che non gli competono, mancando di rispetto a quella Costituzione su cui ha giurato. Offendendo i 44 milioni di Italiani che non lo hanno votato. 

Quando lo vedo, mi viene in mente uno spezzone celeberrimo de "I Vitelloni" di Alberto Sordi. Speriamo che l'odio, benzina di questo governo di spiccata tendenza a destra finisca presto e che il popolo si renda conto di essere stato beffato, diviso e dilaniato da chi si sente superiore ed in dovere di prenderlo per il culo.